Cocorite e Pappagallini Ondulati

"Conoscere il comportamento dei pappagalli" è un libro molto particolare scritto da Nadia Ghibaudo. E' un volume dedicato al corretto rapporto che si deve instaurare tra l'uomo ed il pappagallo, improntato fondamentalmente al rispetto dell'etologia dell'animale. L'uomo ha la responsabilità di diventare quanto più consapevole possibile delle esigenze dell'animale che ha chiamato a vivere con sè, deve cioè "farsi" pappagallo piuttosto che pretendere di umanizzare il volatile, ricordando che ha a che fare con una creatura che, nonostante allevamento e la cattività in cui si trova costretta, è e rimane "selvatica". Il libro si apre con cenni di anatomia e fisiologia dei pappagalli, quel tanto che basta per farci un'idea delle loro caratteristiche ed esigenze. Tutti i capitoli della prima parte, in linea con la filosofia del libro, hanno lo scopo di farci comprendere il "punto di vista" del pappagallo: importanza del volo, dell'alimentazione, delle relazioni sociali, del corretto alloggiamento, importanza del sonno, esigenze riproduttive. La seconda parte del libro è totalmente concentrata sulle varie possibilità di interazione tra l'uomo e il pappagallo, L'autrice analizza il comportamento dei pappagalli distinguendo tra i comportamenti innati dell'animale e quelli appresi con l'esperienza. Pone l'accento su un aspetto che conoscono bene tutti i possessori di pappagalli, ossia sul carattere e la personalità spiccata che ogni soggetto manifesta. Il libro analizza poi i modelli di apprendimento dei pappagalli, il condizionamento classico, quello operante, l'apprendimento per imitazione e i rinforzi primari e secondari utilizzati per stabilire una relazione proficua con il volatile. Questa parte del libro va studiata più che letta, e disporre di nozioni di pedagogia e psicologia aiuta la comprensione del testo. Molto interessante il capitolo dedicato al linguaggio del corpo del pappagallo, la cui descrizione è mirata ad aiutarci a comprendere lo stato emotivo dell'animale. Conclude il libro una sezione dedicata ai protocolli operativi, ossia procedimenti standardizzati da seguire affinchè il pappagallo sia gestibile procurandogli il minor stress possibile. Il legittimo punto di vista dell'autrice emerge infine senza troppi mezzi termini: il pappagallo in cattività è costretto dall'uomo a vivere in una condizione non naturale, ogni interazione con lui è un compromesso che mortifica l'animale e l'uomo deve essere sempre e pienamente consapevole di ciò. Citando l'autrice nelle note conclusive del libro: "sempre di forzature si tratta, perchè questi animali selvatici meritano di vivere nel loro habitat naturale senza subire la cattività [ ... ] non lasciateli soli e trattateli come meritano, sperando insieme a me che un giorno questi animali si potranno ammirare solo nei cieli del loro paese".

mi sembra interessante e pienamente d'accordo con l'autrice... sarebbe bello riabituarli alla vita libera e lasciarli andare... invece li ho rinchiusi in un monolocale...

secondo me è uno dei migliori libri sull'etologia sui pappagalli!